Ci sono giorni che passano alla storia. Altri, la riscrivono. Il 9 luglio 1997 è uno di quei giorni. La CNN lo raccontava con tono sobrio, quasi sottovalutando l’evento: Steve Jobs torna ufficialmente in Apple, l’azienda che aveva fondato e da cui era stato cacciato dodici anni prima.
Un servizio d’archivio, oggi disponibile su YouTube, cattura il momento esatto in cui la mela — in caduta libera — decide di richiamare il suo creatore. Non come CEO, ancora no. Ma come “consigliere speciale”. Bastò il titolo per far tremare la Silicon Valley.
Il ritorno del figlio ribelle
Il Jobs del 1997 non è più il ragazzo che indossava gilet e predicava il “computer per tutti”. È il fondatore di NeXT, l’uomo che ha cambiato il design del software aziendale e ha sviluppato un sistema operativo tanto elegante da sembrare alieno rispetto al vecchio Mac OS. Eppure, è anche l’unico in grado di salvare Apple dal baratro.
Come ricostruisce il servizio della CNN, in quei mesi Apple era a un passo dalla bancarotta. Troppe linee di prodotto, troppa confusione, troppe promesse non mantenute. Ma soprattutto: nessuna visione.
Jobs torna e impone un solo obiettivo: semplificare. Taglia, accorpa, chiude progetti e riprende in mano le redini creative. Lo fa da “consulente”, ma il suo effetto è immediato. Il titolo in borsa inizia a risalire. Gli utenti tornano a parlare di Apple. E dietro le quinte, si prepara il colpo: iMac.
Un servizio da (ri)vedere
Rivedere oggi quel servizio della CNN è come sbirciare l’attimo prima della tempesta perfetta. I toni sono misurati, quasi incerti. Nessuno può immaginare che quello sia l’inizio della Apple che conosciamo oggi. L’iPod non esiste ancora. iTunes è solo un’idea. E l’iPhone è pura fantascienza.
Eppure, in quegli otto minuti di notizia, si sente qualcosa cambiare. Jobs parla poco, come sempre. Ma il suo sguardo è determinato. E dietro ogni frase si intuisce che ha già un piano. Un ritorno che non è nostalgia, ma rivoluzione annunciata.
In quel servizio della CNN non ci sono effetti speciali, solo uno Steve Jobs che ascolta. Eppure è lì che inizia tutto. Nel gesto silenzioso di tornare a casa e rimettere ordine, un pezzo alla volta. Perché a volte non serve un keynote per fare la storia, basta il ritorno di una visione.
Appuntamento alla prossima chicca di Macmorabilia, la rubrica di Italiamac coordinata da Gabriele Gobbo per raccontare la vera storia di Apple, quella che abbiamo amato, con documenti originali, reperti d’epoca, video dimenticati e accessori ormai introvabili. Un viaggio nostalgico tra pubblicità storiche, curiosità autentiche, computer vintage e perle rare scovate negli archivi, pensato per chi vuole riscoprire l’anima più affascinante del mondo Mac.
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