David Price di Macworld analizza uno degli investimenti più ambiziosi (e costosi) di Apple: il servizio di streaming Apple TV+. Secondo le stime, l’azienda potrebbe perdere circa un miliardo di dollari l’anno per mantenere in vita la piattaforma, ma questo non sembra preoccupare i vertici di Cupertino. Per Apple, infatti, lo streaming non è una fonte di guadagno diretta, ma uno strumento per rafforzare il proprio ecosistema e aumentare il valore percepito dei suoi dispositivi, offrendo contenuti esclusivi e di alta qualità come Severance o Ted Lasso.

Valore strategico e impatto sull’ecosistema

Apple TV+ contribuisce a rendere l’iPhone, il Mac e l’iPad non solo strumenti tecnologici, ma anche centri di intrattenimento. È una spinta silenziosa alla fidelizzazione: un abbonato Apple TV+ è più propenso a rimanere nell’universo Apple. Inoltre, Apple dimostra che può competere – e talvolta superare – giganti come Netflix o Amazon in termini di qualità narrativa, ricevendo premi e riconoscimenti, anche se con un catalogo più ristretto.

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Secondo me: Apple non vuole fare la guerra dei numeri, ma quella del prestigio. E con Apple TV+, il valore del brand passa anche dalle storie che racconta, non solo dai prodotti che vende.

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Disclamer: Questo articolo presenta le opinioni del suo autore indipendente o della fonte da cui è estratto e non di Italiamac. Può essere stato realizzato con l’assistenza della IA per la traduzione e il riassunto. Non è da considerarsi consulenza, consiglio d’acquisto o investimento in quanto a puro titolo esemplificativo generico. I racconti di Ucronìa: Cupertino sono verosimili ma di fantasia.



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