D. Griffin Jones di Cult of Mac sottolinea come Apple è spesso vista come un’inseguitrice nella corsa all’intelligenza artificiale, eppure ha costruito il miglior computer per chi lavora davvero con l’IA. Il nuovo Mac Studio con chip M3 Ultra, capace di supportare fino a 512 GB di memoria unificata, rappresenta oggi il modo più semplice ed economico per eseguire potenti modelli linguistici di ultima generazione direttamente sul proprio hardware.
Un vantaggio già integrato nei chip Apple Silicon
Con il nuovo Mac Studio, Apple dimostra che l’hardware è già pronto per supportare le funzionalità AI che arriveranno con Apple Intelligence. Gli utenti professionisti possono già beneficiare di miglioramenti tangibili in attività come il riconoscimento delle immagini o la generazione di contenuti, senza attendere ulteriori aggiornamenti software. Il supporto nativo per librerie come TensorFlow e PyTorch su macOS rende il sistema ancora più allettante per sviluppatori e ricercatori.
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Secondo me: Apple sta semplicemente raccogliendo i frutti di una strategia pensata anni fa. L’AI non è una corsa a rincorrere gli altri, ma un percorso ben integrato nell’evoluzione dell’hardware e del software.
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